Conseguenze economiche crisi climatica, danni per 38 mila miliardi annui
La crisi climatica impatta ormai ogni settore della vita di umanità e pianeta, quindi non stupisce che essa abbia anche conseguenze economiche importanti. Uno studio pubblicato su Nature si è concentrato proprio su questo aspetto e ha mostrato che, senza un concreto cambio di passo nella lotta al riscaldamento globale, il rischio è che i danni siano quantificabili in migliaia di miliardi di dollari annui. A pagare il prezzo maggiore saranno, per altro, le realtà più svantaggiate.
Conseguenze economiche della crisi climatica
La crisi climatica è già connessa a una serie di rilevanti conseguenze economiche, ma in futuro la situazione è destinata a peggiorare. A dimostrarlo ci ha pensato un team del Potsdam Institute for Climate Impact Research. Secondo i dati raccolti dai ricercatori il riscaldamento del pianeta rischia di avere sull’economia globale un impatto quantificabile in 38 mila miliardi di dollari annui entro il 2049.
Le stime considerano i gas serra già immessi in atmosfera dalle attività umane. Il valore potrebbe, quindi, variare tra i 19 e i 59 mila miliardi di dollari entro metà secolo, a seconda degli scenari relativi alle emissioni. A causare le perdite è soprattutto l’innalzamento delle temperature, che influisce sulla produttività delle colture. Hanno, però, un ruolo importante anche sbalzi termici e cambiamenti negli equilibri relativi alle precipitazioni.
Quali sono le conseguenze economiche del cambiamento climatico?
I nuovi scenari delle conseguenze economiche della crisi climatica si rilevano preoccupanti. Per condurre il loro studio i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti in oltre 1.600 regioni del pianeta nel corso degli ultimi 40 anni, per poi costruire dei modelli esaustivi. I lavori precedenti avevano valutato i fenomeni a livello nazionale, considerando per lo più le conseguenze a breve termine dei cambiamenti.
La differenza di metodologia trasforma, quindi, il nuovo studio in un punto di riferimento. Dalle indagini è emerso, per altro, che il reddito medio dei cittadini è destinato a calare del 19% entro il 2049, a paragone con un mondo esente dall’impatto del riscaldamento globale. Le azioni che l’umanità intraprenderà in futuro potrebbero, però, modificare radicalmente ciò che accadrà nella seconda parte del secolo.
Conseguenze economiche della crisi climatica nel mondo
I ricercatori hanno sottolineato che le conseguenze economiche della crisi climatica si manifesteranno in modo tutt’altro che equo a livello mondiale. I danni saranno, e sono già, massicci nelle aree tropicali, dove il clima è torrido. Anders Levermann, autore leader, ha specificato che a sperimentare gli impatti peggiori saranno proprio i Paesi meno responsabili dell’immissione in atmosfera di gas serra.
Mentre la riduzione di reddito in Europa e negli Stati Uniti sarà circa dell’11%, Asia Meridionale e Africa vivranno un calo del 22%, con differenze interne significative. I cittadini italiani potrebbero, quindi, sperimentare diminuzioni del 15% entro metà secolo, mentre per quelli spagnoli le stime parlano di un 18% di calo medio. Il 25% in Botswana, il 30% in Iraq e il 21% stimato in Brasile fanno da esempi concreti delle disuguaglianze.
Arginare i danni della crisi climatica appare oneroso, ma alimentarne la corsa sembra avere conseguenze economiche molto peggiori. Il nuovo studio mostra, infatti, che agire per rispettare i limiti imposti dal Paris Agreement potrebbe costare al mondo circa 6 mila miliardi nei prossimi 26 anni. Si tratta di una cifra inferiore di più di 6 volte rispetto a quella quantificabile per i danni provocati dal riscaldamento globale.
